TUSCANIA E IL COLOMBARIO RUPESTRE CROLLATO
Il Colombario segnalato qui oggi, è uno tra i Siti Rupestri della nostra ricca Tuscia appartenente in particolare all'importante area di Tuscania.
Posto in posizione elevata su un promontorio boschivo dove non mancano brevi passaggi su sponde scoscese e franose, ci sottopone subito ad una meravigliosa "Pioggia di Fuoco".
La composizione rocciosa dentro cui è stato scavato il Colombario è caratterizzata infatti da un deposito di flusso piroclastico ovvero una ignimbrite a composizione trachitica.
Mentre alcuni tratti di colorazione bruna della roccia presenti qua e là sulle pareti sono legati semplicemente all'ossidazione del ferro presente nella stessa, possiamo dedurre l'avvento di un fenomeno esplosivo di un'antichissima attività vulcanica riscontrabile dalla presenza di "Fiamme Nere", ovvero porzioni di roccia dal tipico effetto carbonizzato rappresentate da pomici.
Non solo, perché in alcuni punti specifici se ci soffermiamo ad osservare le pareti sul fronte esterno, possiamo scorgere anche la presenza di Leucite. (V. sotto, Immagine con Puntini Bianchi).
A questo proposito il secondo Link in alto a sinistra indaga le fasi riscontrabili nell'attivita' produttiva del Minerale della Leucite attraverso un Impianto Minerario vero e proprio, oggi abbandonato nel bosco.
Altra caratteristica geomorfologica di questo Colombario Rupestre riguarda la complessiva condizione di frana attuale in cui verte.
In particolare a questo proposito, osservando con attenzione dall'esterno, potremmo constatare l'avvenuto distacco della parte alta, sprofondata ai nostri piedi proprio nel punto quindi, da dove oggi accediamo.
Tuttavia devo dire che l'aspetto franato del Sito Colombario, per paradosso, non inficia il nucleo dell'ambiente che resta di intima e netta delimitazione.
Veniamo ora ad alcune considerazioni sullo scavo di queste Nicchie.
Nonostante possa sembrare abbastanza consequenziale ipotizzare un utilizzo funerario in relazione alle numerose Necropoli che gravitano proprio in questa zona, nonostante sappiamo che alcuni Colombari di Tuscania si siano impiantati in precedenti Tombe a Camera, nonostante le Nicchie raggiungano il suolo sfruttando tutta la lunghezza delle pareti, elemento questo che a volte viene analizzato come deterrente nella Coltivazione dei Colombi in quanto in base a rivalutazioni recenti viene evidenziata una nuova accortezza architettonica che prevede un arresto delle Nicchie prima della fine del suolo per impedire ai piccoli nati di disturbare il lavoro della madre nella Nicchia accanto, modello questo che verrebbe interpretato quanto meno come più recente rispetto all'altro invece più antico, non è comunque possibile decretare una giustificazione specifica della Costruzione, quindi cercherò di riflettere a voce alta su alcuni concetti generali, accantonando l'indagine su una destinazione d'uso.
Superato un dislivello del piano di calpestio iniziale, si scende in un piano ben più profondo dove alte pareti delimitano un vano unico caratterizzato da Nicchie che adottano una tecnica di scavo che sembra nell'insieme, piuttosto frettolosa, distratta e noncurante.
Si osservano infatti rare sequenze di Nicchie più delineate (alcune tra quelle misurate sono incluse in una media tra i quindici ed i venti centimetri circa) insieme alla maggior parte delle altre Nicchie che si intrecciano a queste che invece presentano curiose basi stondate che danno vita ad estremità lunghe e strette.
Queste Nicchie sembrano chiaramente evidenziare una mancata necessità di nesso tra forma e ruolo e soprattutto qui coesistono più stili insieme. Abbiamo infatti forme morbidamente ogivali e pentagoni poco incisi.
Potrebbe tutto ciò a questo punto essere dettato semplicemente da una necessità di restringere lo spazio cercando di sfruttare ogni centimetro a disposizione per scavare più Nicchie possibili?
Le forge rappresentate se immaginate esenti da una specifica commissione a riguardo, potrebbero anche essere frutto semplicemente delle singole abilità manuali di chi le eseguiva.
Sicuramente quando come in questo caso ci troviamo di fronte a molte Nicchie improntate in modo da non riflettere una forma troppo netta e delineata, non possiamo credere a mio avviso ad un movente concettuale ma solamente ad uno di natura pratica.
È possibile inoltre che come accade per le epoche storiche in base alle quali troviamo un approccio diversificato sia ad esempio nelle Architetture che nei componenti dei materiali entrambi interni alle Camere delle Tombe Etrusche o come accade anche per l'esistenza della varieta' tipologica delle pratiche funerarie stesse, esaminando la faccenda da un punto di vista generale, potremmo anche giustificare la varietà delle Forme delle "Nicchie da Colombario" derivante da una differenziazione di tipo cronologico, tuttavia riscontro spesso dei pareri troppo discordanti sull'appartenenza di queste ultime ad una determinata epoca.
Ci sono Archeologi che collocano ad esempio Colombari con Nicchie Pentagonali ad Epoca Romana così come esistono forme Pentagonali in uso negli anni ottanta per l'Allevamento dei Colombi, forge che vengono considerate forse anche per questo, storicamente più recenti rispetto alle altre.
A questo proposito però dobbiamo tenere anche presente che tutt'oggi noi riflettiamo ad esempio lo stile etrusco del soffitto displuviato a travatura lignea nelle nostre costruzioni moderne.
E come dovremmo interpretare inoltre la presenza di più stili coesistenti in uno stesso Sito come in questo caso?
Ancora una volta un approccio dal breve elaborato, di "Estetica delle Nicchie" passando dalle "Nicchie da Cava" alle "Nicchie da Colombario" dove molti sono gli interrogativi da sollevare, tutti così stimolanti da giustificare quel grande dialogo tra noi ed il complesso mondo del Rupestre.
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