IL MULINO AD ACQUA SULLA DIGA
Questo Mulino ad Acqua è collocato proprio accanto ad uno sbarramento artificiale tutt'ora esistente che aveva l'obiettivo di conservare l'acqua del torrente attraverso la designazione di un vero e proprio lago artificiale detto botte o bottaccio, in grado di garantire una macinatura costante nel lungo termine.
Anche questo Mulino ad Acqua conferma la grande dimensione della struttura proprio come altri Mulini già presi in esame.
Presenta in effetti ben quattro ingressi di cui due posteriori quasi del tutto interrati e perciò purtroppo non agibili.
Ciò che mi è stato possibile esplorare sono due bocche parallele una all'altra dove il trascorrere del tempo ha comportato un innalzamento del suolo che oggi ci fa avanzare un po' traballanti e scomodi per via del ristretto spazio.
Sono probabilmente i Vani del Ritrecine oggi del tutto vuoti all'interno.
Quel che rimane sono solo le bellissime fattezze delle opere murarie dove in uno dei Vani in particolare, troviamo un'apertura semi ostruita da un accumulo di pietrame a terra tra cui salta agli occhi una particolare forma sagomata che potrebbe fare pensare alla parte di una Macina.
Nonostante gli ambienti dei Carcerari siano vuoti al loro interno, non si può fare a meno di notare uno dei tipici fori nella Volta di un Vano dal quale risulta perfettamente sporgente in modo stabile un tronco di legno reciso piuttosto capiente che ho evidenziato in foto qui sotto.
In questo caso sprovvisti di ulteriori indizi utili, dobbiamo opportunamente riferirci ad una eventuale parte della macchina Ritrecine oggi assente.
Un viaggio dentro un Mulino ad Acqua Secolare, del quale ormai possiamo intuire con un po' di attenzione solamente la struttura esterna per via di una vegetazione infestante che lo ingloba completamente facendo scomparire addirittura oggi del tutto, le due bocche che, strutturalmente dissimili, sono immortalate nelle immagini e nel Video attestandosi probabilmente in questo modo, come unica forma documentativa presente.
Lungo il primo ingresso sono evidenziati i folti raggruppamenti di pelliccia di cinghiale.
Sul lato opposto, su di un livello superiore, due nuovi ingressi, già quasi del tutto interrati, sono anch'essi oggi del tutto scomparsi dalla nostra visuale.
SCORRI QUI SOTTO PER VEDERE LE IMMAGINI ED IL VIDEO: