COME  UNA STELE  RUPESTRE

Questa pubblicazione nasce da un mio intestardirmi su di un Luogo dove quelli che erano gli obiettivi di partenza sono stati sorpresi da un elemento aggiuntivo.

 

Appena il mio sopraggiungere infatti, solo dopo una bella immersione all’interno di una coltre di spine e fitta vegetazione che mi ha vista costretta ad interrompere a metà il sopralluogo vero e proprio, sotto il sole cuocente di luglio e completamente coperta nell’abbigliamento, scorgo questa pietra.

La pietra pur restando ugualmente alla base ben infissa nel terreno, si presenta oggi completamente piegata all’indietro.

E' tagliata alla sommità e questo elemento così come i suoi bordi laterali ed il rilievo nel centro, sembrano indicare nel taglio, sia il frutto di un processo di mutamento presumibilmente volontario, sia nei bordi laterali e sul fronte, la mirata e specifica lavorazione.

 

Sopraggiunta, ho davanti a me descrittivamente parlando una pietra singola, infissa nel terreno e munita di una decorazione in rilievo caratterizzata da un piccolo bordo verticale.

 

Il gioco sottile tra un principio di colonna propria di un ipotetico ingresso di un antico Casale oggi completamente scollegato da ogni possibilità di strada percorribile per raggiungerlo con un'associazione sul ruolo delle "Stele Rupestri" prende il sopravvento e mi permette di approfondire quelli che al momento sono solo generali, dettagli storici bellissimi.

Il ruolo di Stele anticamente, oltre a fungere da segnalatore commemorativo, funerario o anche votivo, poteva anche fungere da Cippo di Confine ed a questo proposito trovo molto affascinante soffermarmi sul tema delle Stele Etrusche per Agrimensura anche se questo, nonostante la zona sia nota per il rinvenimento di Tombe Etrusche, non vuol essere un pretesto di inquadramento temporale ma tuttavia una interessante considerazione sui confini dei terreni considerati sacri ed inviolabili, tanto che se rimosse, si era soggetti a pena di morte.

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