LE  MINIERE  DI  FARINA  FOSSILE  DI  GROTTE  SANTO  STEFANO

 

L' ESTRAZIONE  ED  IL  TRASPORTO

In questi due Video dove ringrazio le prodezze del mio tecnico personale del suono, sono estrapolate due fasi molto interessanti relative all'antica attività estrattiva della Farina Fossile. Vediamo sia una Miniera di estrazione sia le attrezzature utilizzate per l'espletamento delle manovre di asportazione del materiale stesso.


La Tuscia di Grotte Santo Stefano è un luogo che non ha bisogno di presentazioni. Collocato infatti tra Ferento e Bomarzo si estende fino al Tevere lungo le rive del noto Torrente Rigo che offre una tra le più spettacolari Cascate, "l'Infernaccio" e lungo le rive del Torrente Vezza e Bagnolo.


Qui, a Grotte Santo Stefano, esistono alcune Miniere probabilmente rimaste attive fino al novecento dove veniva estratta la Farina Fossile ovvero un particolare tipo di roccia sedimentaria propria della famiglia delle sabbie di diatomee.


In questo luogo nel 1941, proprio durante le attività estrattive di Farina Fossile fu ritrovato l’intero scheletro di un elefante antico oggi esposto al Museo di Storia Naturale di Genova oltre anche ad un ulteriore esemplare mentre le zanne di un terzo elefante furono rinvenute presso la località di Valentano.


Nonostante la cavatura delle Farine Fossili per macro aree d'Italia sia associata a due zone ben più note del limitrofo Monte Amiata e di Caltanissetta, in questa micro area di nucleo abitativo non esisteva solamente l'estrazione di Farina Fossile ma anche di Lapillo Lavico, Manganese e Tufo, tanto da assumere la considerazione di Polo Petrominerario del Comune di Viterbo.


Dopo aver già analizzato su questo Sito il procedimento produttivo della Farina Alimentare a noi tutti estremamente nota, ottenuta anticamente attraverso l'impiego dei Mulini ad Acqua, rimanendo sempre nell'ambito dell'Archeologia Industriale ci spostiamo dal Cereale al mondo del Minerale all'interno del quale la Farina Fossile, costituita da una terra di gusci di diatomee, si compone di un materiale silicio naturale che costituito da una roccia morbida, si sfalda facilmente in una polvere sottilissima, bianca e molto porosa.


In base alla posizione geografica in cui ci troviamo ed alla storia della geologia di un dato luogo avremo poi una variazione della quantità dei componenti chimici presenti in tale residuo fossile.


In particolare la Farina Fossile è costituita da alghe invisibili ad occhio nudo, del tipo appunto delle diatomee, depositate e fossilizzate sui fondali di oceani o bacini lacustri e per questo mi sono chiesta quale durezza potesse ottenere rispetto alla "Mohs Hardness Scale" ovvero alla nota scala di durezza convenzionale di Mohs.


Mi sono così divertita ad indagare i singoli costituenti per tenere bene a mente ciò a cui non pensiamo e che non è percepibile su un mero piano oggettivo o estetico ed ho riscontrato paradossalmente una durezza interessante tra sei e sette su dieci, dei suoi minerali principali mentre una durezza che oscilla tra due e mezzo e tre e mezzo su dieci, per i suoi minerali accessori. Considerando che i componenti accessori sono leggermente presenti in misura minore rispetto a quelli principali, potremmo dire che complessivamente ne risulta una discreta durezza che si pone in antitesi appunto, con la nostra percezione pratica.


Ma ancora più interessante è probabilmente constatare a quanti utilizzi, uno più affascinante dell'altro, sia destinata questa materia.


la Farina Fossile risulta essere il primo Minerale utilizzato nella storia come coadiuvante di filtrazione dei liquidi dai quali vengono trattenute le particelle impure. Il suo impiego in questo senso prosegue tutt'oggi anche per il filtraggio ad esempio, dell'acqua delle piscine.


Un altro impiego che nasce in tempi invece più recenti, siamo infatti alla fine dell'ottocento, riguarda la creazione della dinamite la cui industria chimica si sviluppera' poi a pieno titolo durante il corso del novecento.


Ancora, in campo agricolo trova impiego come antiparassitario naturale contro gli insetti ma rappresenta anche un ottimo impiego nell'edilizia attraverso i materiali da costruzione di mattoni e ceramiche porose sfruttando appunto come detto sopra, la caratterizzante porosità di cui la Farina Fossile è naturalmente composta.


Questi sono solo alcuni tra gli interessanti esempi del vasto campo di produttività di un bacino diatomeifero ed a questo proposito è opportuna una precisazione perché in effetti non esiste solamente un utilizzo industriale ma anche alimentare.

 

Con una lavorazione ovviamente diversa infatti, la Farina Fossile può anche essere assunta addirittura come integratore alimentare dall'uomo e dagli animali.


Purtroppo in questa zona della Tuscia la maggior parte di queste Miniere è oggi inagibile perché i Siti sono del tutto o parzialmente, ostruiti o crollati o comunque estremamente compromessi all'interno per potervi accedere e sostare in esplorazione. Nonostante ciò, mi addentro nell'unico ingresso adocchiato davanti a me e riesco ad improvvisare ugualmente una camminata lungo il corridoio di una di esse. Si denota in effetti una struttura dall'approccio architettonico che tipicamente ritorna quando si parla di Miniere come ad esempio la fattezza delle sue pareti ed un passaggio dalla ricorrente forma trapezoidale che dall'ingresso si restringe ad imbuto.


Ma se all'interno di Tunnel come questi non sono sempre lampanti gli elementi che ci possano condurre ad una attività estrattiva, uscendo e proseguendo l'osservazione all'interno del bosco scorgo dopo un po' a terra l'incredibile lunghezza di una Rotaia che nascosta dalla vegetazione sembra apparire a tratti segmentati qua e là correndo tuttavia per svariati metri sul terreno dove si dispiega.


Proseguendo ancora più avanti scorgo una carriola da cantiere arrugginita.


È la prima Volta che mi imbatto nelle tracce stesse dell'attività direttamente collegata al lavoro dei minatori!


È chiaro che dovette esistere un Binario utilizzato per agevolare lo spostamento delle attrezzature che insieme ad una carriola da cantiere anch'essa ovviamente legata al trasporto per il carico e scarico merce, crea il dettaglio che fa la differenza nella ricostruzione di una procedura di operosità monito per i posteri.

 

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