MANZIANA  NEL  PESO  SPECIFICO  DEL  PONTE  DEL  DIAVOLO

 

Il Ponte del Diavolo in questione, ricade nel territorio del Comune di Manziana. Venne costruito proprio nei primi secoli dell'Impero Romano ed interessava uno dei numerosi diverticoli della storica via Clodia che qui andava a congiungersi con le Terme di Stigliano.

Questa tratta era nota per essere stata predisposta dallo Stato Romano con l'obiettivo di far rientrare gli eserciti a Roma non prima di aver usufruito di un adeguato ristoro presso i complessi termali. Il Ponte del Diavolo, così soprannominato in seguito a varie leggende, presenta due grandi punti nevralgici ovvero il particolare valore della Tecnica di Costruzione e l'Acqua del suo Fosso.

La tecnica di Costruzione è "l'Opus Quadratum" ovvero una tecnica che presenta un procedimento ad incastro delle sue pesantissime pietre vulcaniche, posate a secco senza aggiunta di malta.

Si calcola oltre le quattro - cinque tonnellate di peso per ciascuna pietra. Voci di corridoio riportano cifre di peso del Ponte del Diavolo spropositate, addirittura 300.000 quintali totali.

Non è possibile stabilire una cosa simile ma di sicuro le sue dimensioni non sono trascurabili. Novanta metri di lunghezza per nove metri di altezza lo rendono infatti un Monumento Colosso.

Interessante è notare come alcune pietre rechino ancora le sagomature per la presa delle "forbici di ferro" ovvero tenaglie con cui venivano sollevati e posizionati i blocchi stessi ancorati da ganci di legno duro.

Oggi questo Ponte viene ripreso con l'impalcatura che lo riveste occultandone l'estetica e cercando sempre più invano in una lotta contro la vegetazione che incombe, di sorreggere una struttura che presenta spezzature evidenti.

Ma vengo al secondo punto di interesse nevralgico. Il Fosso attraversato dal Ponte del Diavolo ci permette di localizzare all'interno del Lazio, un ulteriore punto isolato in cui l'acqua si rende magicamente colorata di arancione intenso.

Anche qui le capacità minerario ferrose presenti nell'acqua ci rendono testimoni di prodigi dalla resa estetica davvero suggestiva.

In un excursus geografico partito dalle sorgenti mineralizzate di Grotte Santo Stefano in provincia di Viterbo per mezzo delle Gole dell'Infernaccio, ci siamo spostati ora a Manziana in questa area posta per l'esattezza a confine con il Comune di Canale Monterano.

CURIOSITÀ:  Il Ponte prende anche il nome di "Sejano" in onore del Console Romano Elio Seiano, il quale durante la carica di prefetto si occupò del suo restauro. Nativo di Bolsena, oggi l'antica Volsinii ne conserva il Nome Paterno titolando a "Lucio Seio Strabone" il Complesso Termale del Sito Archeologico di Poggio Moscini.

 

SCORRI QUI SOTTO PER VEDERE LE IMMAGINI ED IL VIDEO: